Attraverso la poesia epica, il mondo antico celebra le proprie origini e la propria grandezza. Ma nella Pharsalia di Lucano, giovane e irrisolto nipote di Seneca, non è la voce degli dèi, né quella delle muse a farsi poesia, ma quella di un uomo che racconta una storia vicina e tragica, la guerra civile, che al popolo romano ha tolto la libertà. Un poema dunque tutto umano, un canto dell’inquietudine che tenta di risalire alle cause del male, indagando gli animi di coloro
che il male lo hanno voluto. Un corpo a corpo con un testo eternamente futuro.
La voce degli antichi: echi lontani per leggere il presente
ANTONELLA PRENNER
LUCANO. NOSTALGIE DI LIBERTÀ
Introduce e modera Federico Condello
A cura de Il Mulino
In collaborazione con Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Mismaonda nell’ambito del Patto per la Lettura del Comune di Bologna. Sponsor UniCredit
Ingresso libero fino a esaurimento posti