Quali guai bruciare assieme al Vecchione del Capodanno? Se lo domanda Andreco, artista che pone al centro della sua ricerca il rapporto tra uomo e ambiente e tra spazio urbano e paesaggio naturale. Non manca certo il materiale, tra inquinamento, corruzione, abusi di potere, intolleranza, razzismo, sessismo, omofobia: ma l’autore sceglie di ancorarsi alla sfera individuale, alle ripercussioni che i gravi problemi collettivi hanno sul singolo, che diventano ostacoli quotidiani, in una parola guai, e li rappresenta con le fattezze di un gigantesco mostro verde con quattro occhi e una lingua impertinente.
Andreco lo racconta così:
Cosa bruciare assieme al Vecchione? Avrei potuto riferirmi all’inquinamento e alle sue ripercussioni sull’ecosistema e sulla salute, a come la nostra società dovrebbe cambiare l’utilizzo di risorse naturali operando una transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e riducendo consumi e sprechi. Avrei potuto parlare della mia insofferenza per l’autoritarismo e per i grandi e piccoli quotidiani abusi di potere. Avrei potuto riferirmi alla corruzione e alle speculazioni finanziarie che ciclicamente generano le crisi e impoveriscono i cittadini. Avrei potuto bruciare l’intolleranza, il razzismo, il sessismo e l’omofobia. Avrei potuto ricordare che viviamo in un sistema consumistico basato su teorie economiche capitalistiche e corporative che chiamiamo erroneamente democratico. Invece ho preferito riferirmi a una scala più piccola, alla sfera individuale, sapendo che tutti questi macro-fattori che ho elencato hanno delle ripercussioni globali ma anche conseguenze tangibili sulla vita dei singoli. Queste conseguenze sono le necessità, i bisogni, i malanni e i problemi che nel corso di un anno ognuno di noi avrà dovuto affrontare, in una parola le ho volute chiamare guai. Cosi per iniziare il 2015 bruciamo tutti insieme i guai, consapevoli che vanno combattuti alla radice e che bisogna essere sempre Più forti dei guai.