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copertina di Alessandro Tota

Alessandro Tota

Voci dal verbo LEGGERE | qualche domanda su libri e letture a Alessandro Tota | novembre 2022

In occasione della pubblicazione di CATERINA E I CAPELLOSI, Canicola edizioni, qualche domanda su libri e letture a Alessandro Tota.

Che ruolo hanno libri e lettura per te, qual è il tuo rapporto con la parola scritta e le immagini e con l’oggetto libro/pubblicazione? 
I libri sono una parte importante della mia vita. L’amore per la lettura, insieme all’amore per il disegno, ha determinato le mie scelte. Le due cose procedono di pari passo. I libri e i disegni creano la mappa all’interno della quale mi muovo, allo stesso modo della realtà concreta nella quale vivo. 

Quali sono i testi significativi nella tua formazione?
Sono tantissimi. Se penso alle prime letture importanti, quelle dei primi anni del liceo, sicuramente Oscar Wilde, soprattutto i suoi dialoghi filosofici: L’anima dell’uomo sotto il socialismo, Il critico come artista, le trascrizioni delle risposte date al processo contro lord Douglas… Sono state il punto di partenza per trovare una posizione nel mondo, etica ed estetica.Poi sono arrivati i russi, all’età a cui arrivano di solito, quando avevo una ventina d’anni. Dostoevskij, su tutti. Dostojevski è stata una piccola mania, durata un decennio, ho letto molto di lui e su di lui, biografie, testimonianze...
Tra gli americani John Fante e  Philip Roth, che sono stati importanti per trovare un rapporto tra vita e racconto. Su Roth sto leggendo la biografia di Bailey, ed è fantastica, anche se fin troppo dettagliata. Forse rileggero’ ancora una volta i suoi romanzi che preferisco, che sono Patrimonio, Lo Scrittore Fantasma, Ho sposato un comunista e gli ultimi romanzi brevi. Oramai pero’ sono finito nel buco nero della letteratura giapponese e giuro solo su Tanizaki, che trovo esaltante, liberatorio. 

Biblioteche, archivi, librerie, rete: dove cerchi parole e immagini, volumi e riviste, fumetti utili per le tue ricerche?
Considerando che quasi tutto il materiale che uso in questo momento per le ricerche sono vecchi libri in lingua inglese, cerco molto sui siti di libri usati. In generale sono un frequentatore di librerie dell’usato, mete di pellegrinaggio obbligatorie durante le trasferte.

Lettura come stimolo, approfondimento, per documentarsi, per distrarsi…? Tu come la pratichi?
Sono incontri esaltanti, quelli che si fanno nei libri. Le esperienze che si fanno ogni giorno nella vita normale, gli  incontri inaspettati, l’imprevedibilità delle reazioni umane, le possibilità di capire se stessi in relazione agli altri, le situazioni buffe, incredibili, drammatiche, eccitanti… insomma tutte le esperienze della vita, avvengono anche con i libri. Un libro è un artificio, certo, ma non conduce alla falsità, tutto il contrario. Io poi preferisco le arti che si fanno con poco, la scrittura e il disegno, a tutte le altre. Le serie televisive, i film, i cartoni animati, anche se meravigliosi, non mi colpiscono come la parola scritta o un disegno in bianco e nero. Per me il massimo di sofisticazione si raggiunge col minimo dei mezzi materiali e il massimo della poesia coincide con il massimo della sintesi. Un libro può essere tutto. Poi sta anche al lettore saper ascoltare, saper accogliere. Un lettore lo si costruisce, ci vuole tempo e passione per imparare ad ascoltare. La mia vita di lettore rispecchia le tappe della mia biografia. 

Quali sono le letture che hanno contribuito al tuo percorso artistico e, nello specifico, al processo creativo per la produzione di questo libro? Quali libri, riviste, fanzine, fumetti si accumulano sul tuo tavolo di lavoro?
Non avrei fatto libri per bambini se non avessi letto Tomi Ungerer. Grazie a lui ho cominciato a interessarmi alle forme di narrazione con le immagini che non coincidono con il fumetto, che in questo momento sono il mio principale interesse. Per cui: Sendak, Steig, ma anche classici come Goya e Max Ernst, Klinger...

Tieni dei libri, fumetti, riviste in casa? Se si, ci racconti brevemente come è o non è organizzata la tua libreria?
Regna il caos, e spesso non trovo i libri che cerco!

Hai dei consigli di lettura da suggerire?
A Volte Sparisco, di Francesco Chiacchio, un libro bellissimo, appena uscito per TopiPittori.



Alessandro Tota è nato nel 1982. E’ sceneggiatore e autore di romanzi a fumetti e libri per bambini pubblicati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Ha vinto il premio per il Miglior Graphic Novel a Lucca Comics con il Ladro di Libri, realizzato con Pierre Van Hove. Vive e lavora a Bologna.

Caterina e i capellosi esce per la collana Dino Buzzati di Canicola edizioni | disponibile in libreria


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Nella foto, il tavolo di lettura/studio di Alessandro Tota