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copertina di Alessandro Pastore/​Pastoraccia

Alessandro Pastore/​Pastoraccia

Voci dal verbo LEGGERE | qualche domanda su libri e letture a Alessandro Pastore/Pastoraccia | ottobre 2022

In occasione della pubblicazione di QUASI NESSUNO HA RISO AD ALTA VOCE, Canicola edizioni, qualche domanda su libri e letture a Pastoraccia / Alessandro Pastore | ottobre 2022

Che ruolo hanno libri e lettura per te, qual è il tuo rapporto con la parola scritta e le immagini e con l’oggetto libro/pubblicazione? 
I libri sono una fonte importante di nutrimento per la mia immaginazione, mi immedesimo molto, mi perdo e mi ritrovo. Metto in discussione me stesso. I libri per me rappresentano anche una sorta di feticcio, un oggetto da toccare, annusare, contemplare, possedere e archiviare e non per ultimo leggere. Il rapporto con la lettura però non è poi sempre stato così prioritario, infatti per tutto il periodo della scuola, leggevo poco e per obbligo, mai per piacere, prediligendo però i fumetti. Solo dopo mi sono appassionato alla parola scritta. A oggi posso dire di avere una “routine di lettura” giornaliera.

Quali sono i testi significativi nella tua formazione?
Molti testi sono stati cruciali per la mia formazione, alcuni dei quali con tutta onestà forse oggi neanche rileggerei. Ma ogni libro a modo suo ha contribuito anche solo nella definizione di un gusto letterario. Tra quelli che oggi ricordo di più c’è Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia. Un romanzo a cui lego una memoria personale tra me bambino e le immagini mediatiche delle stragi di Borsellino e Falcone. Oppure l’assertività e la capacità di osservazione del Palomar di Italo Calvino. Ma le voci sfumate dei protagonisti e la capacità di scavare nelle debolezze umane con poche parole dell’Antologia di Spoon River di E.L.Master è stato il libro che ha fatto da spartiacque tra il me lettore obbligato a leggere e il me lettore appassionato, nel periodo post diploma. Di recente mi sono fatto trasportare dall’alterità profana del testo della canzone Il sogno di Maria di Fabrizio De Andrè.

Biblioteche, archivi, librerie, rete: dove cerchi parole e immagini, volumi e riviste, fumetti utili per le tue ricerche?
Passo da biblioteche a librerie, fino ai mercatini delle pulci. Questi ultimi sono veri e propri luoghi dai tesori dismessi, soprattutto il mio interesse è sulle vecchie edizioni. Acquistare in luoghi simili sollecita il gusto della ricerca e della sorpresa. Capita anche che molte brevi letture come articoli e approfondimenti critici le faccio anche sul web.

Lettura come stimolo, approfondimento, per documentarsi, per distrarsi…? Tu come la pratichi?
La lettura per me è trovarmi e ritrovarmi. Il modo di leggere varia a seconda del tempo che gli dedico e i motivi possono essere tutti quelli elencati nella domanda. A volte è un momento di evasione, altri di studio. Come dicevo nella prima risposta, quando parlavo di routine di lettura, intendevo dire che un momento della giornata o un particolare stato d’animo mi spinge a leggere una cosa piuttosto che un’altra.

Quali sono le letture che hanno contribuito al tuo percorso artistico e, nello specifico, al processo creativo per la produzione di questo libro? Quali libri, riviste, fanzine, fumetti si accumulano sul tuo tavolo di lavoro?
Durante la stesura del fumetto ho letteralmente attraversato molti libri, cataloghi e fumetti. Nella fase iniziale sono stati fondamentali Bastogne di Enrico Brizzi, Miami Blues di Charles Willeford e il romanzo hard boiled Blues di Bay City di Raymond Chandler. Mi sono dedicato poi a letture legate ai romanzi di inizio ‘900, come Elia Portolu di Grazia Deledda e a dei testi sul realismo magico di Massimo Bontempelli. L’atmosfera finale o per meglio dire definitiva del fumetto, è stata creata grazie a Narratori delle pianure di Gianni Celati e le pubblicazioni di Luigi Ghirri. Dall’inizio alla fine invece, sulla mia scrivania sono sempre stati presenti i fumetti: La notte dell’alligatore di Jaques De Loustal, Mickey Mickey di Mezzo Pirus e L’attrazione di Lucas Harari. Non ci sono stati solo libri. Il percorso creativo è stato costellato dalla visione di tantissimi film e dall’ascolto di tanta musica.

Tieni dei libri, fumetti, riviste in casa? Se si, ci racconti brevemente come è o non è organizzata la tua libreria?
Le librerie sono divise per macro aree tematiche (letteratura, fumetti, arte, saggistica, albi illustrati, fotografia, outsider art, etc.) ma acquistando compulsivamente libri e riviste, lo spazio in libreria comincia a scarseggiare e con esso anche l’ordine e il “progetto di archiviazione”. Ho poi una zona della libreria dedicata ai libri ancora da leggere.

Hai dei consigli di lettura da suggerire?
Consiglio L’amore degli adulti di Claudio Piersanti, Una e una notte di Ennio Flaiano e un fumetto dai toni blues: La notte dell’alligatore di Jaques De Loustal.


Pastoraccia / Alessandro Pastore visual designer e fumettista. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Cofondatore del marchio di gadget e prodotti illustrati Pastoraccia. Dal 2020 pubblica a episodi sulla rivista Nuovi Argomenti (Mondadori) la storia Parada.

Pastoraccia firma la nona uscita per la collana di Canicola I QUINDICI con storie di realtà sulla società contemporanea.
Canicola edizioni | disponibile in libreria


Puoi trovare libri/letture di e segnalate da Alessandro Pastore/Pastoraccia disponibili al prestito presso le biblioteche di Bologna, al prestito digitale su EmiLib/MedialibraryOnline e in vendita nelle librerie.

Nella foto, il tavolo di lettura/studio di Alessandro Pastore/Pastoraccia