Presentazione del libro Adiparvan. L'epica. Le albe di Jean Robaey (Bohumil edizioni, 2023). Dialoga con l’autore Salvatore Jemma.
Le albe sono il terzo “pannello” de l’epica, il lungo poema a cui l’autore si dedica dal 1979: dopo le sette giornate e “le sette notti” (de zeven nachten, scritte contemporaneamente alle giornate) e prima dei tramonti, quasi tutti ancora da scrivere. Quattro pannelli che idealmente non si susseguono ma si guardano vicendevolmente, come idealmente fanno le quattro sculture delle tombe medicee.
Le diciotto albe, diciotto come diciotto sono i Libri in cui si divide il Mahābhārata, porteranno il titolo di uno dei Libri del poema indiano. Il primo si chiama Ādiparvan, ovvero ‘il libro dell’inizio’, e così (ma senza la maiuscola e senza il segno della lunga) si chiama la prima alba.
Il libro è corredato da una nota di Salvatore Jemma, che scrive: “Quel che opera in tutto il lavoro di Robaey, oltre alla bellezza della sua poesia, è appunto lo sperdersi in uno spazio che l’autore rende infinito, come infinito diventa il tempo che in quello spazio si vive e si conta di vivere – proprio ciò che la poesia deve formare (che continuamente cerca di formare).”
Jean Robaey, nato in Belgio nel 1950, in Italia dal 1969, si è laureato in Lettere Classiche a Bologna nel 1976. Ha insegnato Letteratura Francese nelle Università di Potenza e Ferrara. Vive a Modena.