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copertina di Abolire l'impossibile
11 dicembre 2025, 18:30

Abolire l'impossibile

presentazione del libro di Valeria Verdolini

Presentazione di Abolire l'impossibile. Le forme della violenza, le pratiche della libertà di Valeria Verdolini
(ADD edizioni).

Giulia Fabini (Unibo; Antigone Emilia-Romagna) ne parla con l'autrice.

Valeria Verdolini analizza la storia della violenza, la parte che ha nelle istituzioni e i modi in cui si può presentare. La violenza fisica è soltanto l’aspetto più evidente del fenomeno, perché c’è un filo rosso che collega la storia della schiavitù alla nascita del capitalismo, il colonialismo alla costruzione dei confini, l’emarginazione degli ultimi alla nascita della cittadinanza. Abolire le prigioni, i confini, le polizie sono gli ambiti da cui Verdolini parte per allargare il discorso a nuove sfide politiche e sociali. Guardando alla storia delle abolizioni riuscite – la schiavitù negli Stati Uniti o i manicomi in Italia – si arriva al concetto di «abolizioni impossibili», ossia quelle strutture che perpetuano i meccanismi di oppressione: patriarcato, razzismo, proprietà, lavoro… Contro queste dinamiche apparentemente incrollabili si può fare qualcosa, ma la risposta chiede un duplice sforzo, culturale e operativo: l’ammissione del privilegio e l’impegno per costruire istituzioni altre. L’abolizionismo che ci racconta Verdolini si fonda sulla speranza e propone trasformazioni radicali, che sono ormai i due orizzonti indispensabili per la sopravvivenza della democrazia.
Valeria Verdolini insegna Diritto e mutamento sociale e Inequalities and social mobility all’Università di Milano. Da alcuni anni tiene il corso Abitare il margine al polo universitario del Carcere di Bollate.
Dal 2012 è presidente di Antigone Lombardia