Dal 15 al 28 giugno la mostra, esito del progetto A propria misura curato da Hamelin e Piazza Grande, sarà visitabile con una nuova apertura grazie alla collaborazione del Gruppo Pagine d’Architettura – Ordine degli Architetti di Bologna.
Giovani artisti, studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, operatori e collaboratori di Piazza Grande hanno raccontato a fumetti i portici tra narrazioni fantastiche, vita quotidiana e diritto all’abitare.
In mostra anche un volume con 15 storie inedite a fumetti. Il progetto, ospitato nel programma di Bologna Portici Festival 2023, è curato da Hamelin e Piazza Grande, promosso dall’Ordine degli Architetti di Bologna, in collaborazione con Patto per la Lettura e I Portici di Bologna – Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzato con il contributo del Comune di Bologna, nell’ambito di Bologna Estate 2023.
Ogni città è un testo, uno spazio abitato da soggetti che, entrando in relazione, generano significati sempre nuovi. Nel caso di Bologna il testo è senz’altro un fumetto: da sempre, infatti, la città ha trovato nella nona arte la forma espressiva che meglio riesce a rappresentarla. Ma se la città è un testo, quale storia racconta?
Il progetto A propria misura ha risposto puntando lo sguardo su uno dei luoghi simbolo della città: il portico. Un gruppo di 15 artiste, artisti e persone inserite nei servizi di contrasto alla GEA (grave emarginazione adulta), con la supervisione del fumettista Miguel Angel Valdivia, ha raccontato i portici in altrettante storie a fumetti pubblicate in un volume speciale a cura di Hamelin e Piazza Grande.
La mostra, che ha già avuto una prima inaugurazione in Biblioteca Salaborsa tra dicembre 2022 e gennaio 2023, si apre nuovamente alla città grazie all’interessamento dell’Ordine degli Architetti di Bologna che la ospita nella propria sede (via Saragozza, 175) dal 15 al 28 giugno (inaugurazione mercoledì 14 giugno alle 20).
Ad anticipare l’inaugurazione, mercoledì 14 giugno dalle ore 18 si terrà una conferenza che affronta il tema del portico da altri punti di vista: l’architetto Nicoletta Gandolfi evidenzierà la specificità architettonica e urbana dei portici di Bologna e le motivazioni che hanno portato al riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Emilio Varrà (Hamelin) racconterà il legame inscindibile tra fumetto e rappresentazione dello spazio urbano, Francesca Spinato (Piazza Grande) darà testimonianza dell’esperienza che spesso vede i portici come rifugio per persone senza dimora, l’artista Miguel Angel Valdivia e alcuni partecipanti al workshop racconteranno il processo creativo che ha portato agli esiti della mostra e del libro.
Il portico è ambiguo: spazio collettivo e di confine, è un elemento quotidiano della vita dei e delle bolognesi, luogo di transito, sosta e incontro per studenti da secoli, attrazione riconosciuta Patrimonio Mondiale Unesco, ma anche una casa per chi non una casa non ce l’ha. Sono tante, infatti, le persone che vivono sotto i portici di quella che, secondo l’ultima classifica annuale de Il Sole 24 Ore, è la città italiana con la migliore qualità di vita. Cosa si intende, quindi, quando si parla di abitare? Da queste domande nasce la collaborazione tra Hamelin e Piazza Grande, attive su due fronti differenti - l’intervento culturale e quello sociale - ma accomunate dalla convinzione che per costruire una società (e ancor prima una città) diversa si debba intervenire sui bisogni primari, e che la cultura sia uno di questi. L’arte e la socialità sono, al pari della casa, fondamentali per una vita degna, e la loro assenza aumenta il rischio di emarginazione e isolamento. Per questo A propria misura parte dal disegno come pratica di comunità, opportunità di formazione e spazio in cui far incontrare intervento sociale e culturale. Il progetto nasce e si sviluppa sull’incontro: tra realtà che operano in ambiti diversi nella stessa città; tra artiste e artisti affermati e persone che si affacciano oggi al mondo del fumetto; e soprattutto tra modi diversi di abitare i portici. Lo scorso novembre, un gruppo composto da studenti del Corso di Fumetto e Illustrazione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, persone che collaborano alla redazione della rivista “Piazza Grande” o inserite nei servizi di contrasto alla GEA, e tre voci emergenti del fumetto italiano – Martina Sarritzu, Dario Sostegni e Roberta Scomparsa – hanno preso parte a un workshop, ospitato da Fondazione Rusconi nell’ambito del progetto “Arte negli spazi temporanei”. Guidati da Miguel Angel Valdivia - disegnatore, autore de Il divino inciampare per Coconino Press – Fandango (2019), editore e curatore di diverse riviste di disegno e insegnante al Royal Art College di Londra – hanno esplorato i portici del centro città per raccontarli a fumetti. Il risultato sono 15 storie inedite che attingono dalle biografie ma anche dall'immaginazione e che riflettono la varietà del gruppo che le ha disegnate: sotto i portici di A propria misura si muovono amici di ritorno da un appuntamento andato male, un rider dal volto di lumaca che sogna di volare, una coppia che si intrattiene su un divano in attesa del ritiro rifiuti ingombranti...Ma i portici si possono raccontare anche da prospettive inedite, per esempio a partire dai rumori che li riempiono, dal punto di vista di piccioni, zanzare, creature fantastiche che si mostrano solo di notte quando la città si svuota, o magari di una colonna, spettatrice di litigi, incontri e piccoli drammi quotidiani. Ogni racconto illustra un modo diverso di abitare i portici, non con l’intenzione di fare fumetto d'inchiesta ma di concentrare lo sguardo su un luogo per cogliere tutte le identità e le esperienze che può contenere.
Le storie sono pubblicate in un libro a fumetti: A propria misura, un volume di 96 pagine curato da Miguel Angel Valdivia, che sarà disponibile nella sede della mostra.
Il volume è reperibile anche al Mercato di Piazza Grande (via Stalingrado 97/2) e La Leonarda (via S. Leonardo 2/a), su offerta libera a partire da 5 euro. Il ricavato sarà devoluto a Piazza Grande.