logo Patto per la lettura
copertina di Libreria Longo goes to Adri
Gruppo di lettura

Libreria Longo goes to Adri

Contatti A casa di Adriana, via Indipendenza, Bologna librerialongogoestoadri@gmail.com Sito web

Gdl della Libreria Dante di Longo di Ravenna a casa di Adri

Il salotto di lettura è frequentato da lettori e lettrici forti, con idee diverse, ma chiare.
Il gruppo si ritrova una volta al mese nel salotto di Adri a Bologna in via Indipendenza, è sia dal vivo che virtuale tramite zoom; ad ogni incontro è presente un ospite virtuale legato al libro protagonista (editor, editori, traduttori, autori...)
L’obiettivo è fare conoscere meglio le case editrici attraverso i loro libri e le persone che ci lavorano e intanto bere uno, due, tre bicchieri di vino e mangiare qualcosa.

Prossimo incontro dal vivo nel salotto di Adri, virtualmente su zoom, lunedì 16 settembre h. 19.30 per parlare di due libri: 

Il mio sottomarino giallo di Jón Kalman Stefánsson, Iperborea
Mostri di Claire Dederer, Altrecose



Per partecipare scrivere a libreriadanteravenna@gmail.com


Per partecipare scrivere a libreriadanteravenna@gmail.com

Sta leggendo
Il mio sottomarino giallo di Jón Kalman Stefánsson
copertina di Il mio sottomarino giallo
Dove trovo questo libro a Bologna?
Altri libri letti
  • Lagune di Christophe Dabitich
  • Il libro della pioggia di Martino Gozzi
  • La ricreazione è finita di Dario Ferrari
  • Punacci, storia di una capra nera di Perumal Murugan
  • I Netanyahu: dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre di Joshua Cohen
  • Nel segno dell’anguilla di Patrik Svensson
  • Marie aspetta Marie di Madeleine Bordouxhe
  • Rumore di Bella Bathurst
  • Dove nasce il vento di Nicola Attadio
  • La porta di Magda Szabó
  • Il nostro riparo di Frances Greenslade
  • Jungle Rudy di Jan Brokken
  • Donne che parlano di Miriam Toews
  • Nemici di lsaac Bashevis Singer
  • Come fermare il tempo di Matt Haig
  • Il giro del miele di Sandro Campani
Abstract
È estate in un parco di Londra, quando a uno scrittore islandese di passaggio sembra di vedere nientemeno che Paul McCartney, seduto sotto un albero. Deve avvicinarlo, ma cosa dirgli? Come riordinare il groviglio di una vita che ai Beatles si è aggrappata nei momenti più difficili? Forse la storia comincia nel 1969, quando lo scrittore aveva sette anni e il padre sulla sua Trabant, più imbarazzato che commosso, gli disse che mamma era morta, lasciando al figlio i suoi dischi, i suoi libri e un vuoto enorme. Poi arriveranno una matrigna, l'appartamento in uno squallido condominio di Reykjavík, i silenzi ostinati di un padre alcolista, lo scioglimento dei Beatles, l'immersione nella Bibbia e la scoperta amara del dio crudele dell'Antico Testamento. Il suo mondo è crollato e di lui si impossessa un furore senza nome, mitigato soltanto dalla solitudine e dalle lunghe estati trascorse nei selvaggi Strandir, nel Nord dell'Islanda, dove fantasia e realtà si confondono, i Beatles si riuniscono e i morti tornano, a implorare di non essere dimenticati. E se la vita è «una ferita che non si rimargina mai», il bambino si fa adulto e scopre la poesia chiuso nella biblioteca di Keflavík, conosce l'amicizia e impara a leggere il silenzio, forse anche quelli del padre. In un romanzo dove l'ispirazione autobiografica si mischia ad allucinazioni magiche, tra salti nel tempo e da un continente all'altro, Jón Kalman Stefánsson ripercorre a cuore aperto una vita intensa come tante e, munito solo di una penna che sa trovare la speranza quando tutte le luci si spengono, accompagna il lettore nei suoi luoghi oscuri.
Tutti i Gruppi di Lettura