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I sognalibro

Contatti Biblioteca Cesare Pavese, via Porrettana, 360 Casalecchio di Reno, Casalecchio di Reno biblioteca@comune.casalecchio.bo.it Sito web

I Sognalibro della Biblioteca C. Pavese è aperto a tutte le persone interessate alla lettura di un buon libro e a un reciproco scambio di opinioni e commenti.

Il GdL I Sognalibro si riunisce indicativamente una volta al mese - alle h 17.30 alternativamente di martedì in Piazza delle Culture e di giovedì allo Spazio La Virgola.
A ogni incontro si stabilisce insieme il libro di cui parlare il mese successivo, alternando novità editoriali e libri di successo già pubblicati. Non è necessaria alcuna prenotazione, basta presentarsi ad uno degli appuntamenti. 

Per partecipare, scrivere a cbergamini@comune.casalecchio.bo.it

Prossimi incontri

giovedì 21/03 h. 17.30 per parlare di Un'eredità di avorio e ambra di Edmund De Waal (Bollati Boringhieri, 2011)
 

Tutti gli aggiornamenti, modalità di partecipazione e riferimenti sulla pagina della biblioteca

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Un'eredità di avorio e ambra di Edmund De Waal
copertina di Un'eredità di avorio e ambra
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Abstract
Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell'arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere d'arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all'altra, da un palazzo all'altro, da una mano all'altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia.
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