Con Rita Monticelli
L'intervento propone una riflessione critica sul modo in cui le memorie traumatiche vengono trasmesse, rappresentate e mobilitate nello spazio pubblico contemporaneo. Attraverso l’analisi del ruolo delle immagini nella costruzione del ricordare collettivo, l’intervento esplora le tensioni tra la sacralizzazione del trauma e la possibilità di una memoria responsabile, capace di generare empatia e giustizia nei confronti di tutte le vittime della violenza. In dialogo con il pensiero di studiosi e studiose della visualità e della memoria, si propone di ripensare la funzione etica delle memorie traumatiche non come veicolo di chiusura identitaria, ma come strumento di solidarietà, con particolare attenzione ai conflitti contemporanei. L’obiettivo è quello di interrogare i limiti e le potenzialità della memoria pubblica nel contribuire alla pace, senza negare la complessità dei traumi fondativi ma aprendoli a una dimensione più inclusiva e trasformativa.
Rita Monticelli insegna presso il Dipartimento di lingue, letterature e culture moderne. Si occupa di memoria culturale e studi sui traumi, studi di genere, utopia e distopia e storia della cultura. Partecipa a progetti e dottorati internazionali sugli studi di genere, sulle New Humanities e di Council che si occupano di diversità e inclusione sociale. Coordina il Centro di ricerca sull'Utopia, il Master europeo Erasmus Mundus GEMMA (women's and gender studies) e il progetto EUTERPE - European Literatures and Gender from a Transnational Perspective, per UNIBO. È consigliera comunale delegata ai diritti umani, dialogo interreligioso e interculturale.
