Ne Il mio Afghanistan Gholam Najafi racconta la sua storia di rifugiato, giunto in Italia come minore straniero non accompagnato. Con questo libro, tradotto in simboli di Comunicazione Aumentativa e Alternativa dal gruppo di lavoro Librarsi della cooperativa sociale Accaparlante, la sua storia diventa accessibile anche ai giovani lettori con disabilità linguistiche e cognitive, o a tanti altri che si approcciano con difficoltà ai testi tradizionali.
Il libro è parte della collana accessibile Parimenti. Proprio perché cresco, i cui testi simbolizzati, con il continuo rimando tra parola e immagine, facilitano la comprensione dei significati, rendendo la lettura un piacere fruibile da tutti e tutte.
Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
Anche se non è più obbligatorio, per entrare in biblioteca e per partecipare alle attività raccomandiamo ancora l’uso della mascherina (chirurgica o FFP2).