Questo seminario esamina il significato e il ruolo del posizionamento in relazione ai musei come strategia di sopravvivenza e e come riconoscimento della propria autodeterminazione. Partendo da una serie di domande aperte pensate per sottolineare le responsabilità e le pratiche di ricerca curatoriale e museale e i dispositivi di inquadratura che vengono spesso impiegati da queste. Decostruendo i concetti di dare voce, patrimonio difficile e canonizzazione, queste domande radicano il seminario in un’analisi critica che punta non solo alle collezioni all’interno delle strutture museali ma al museo stesso come luogo di dinamiche di potere. Il seminario prende in prestito il titolo da un inno spesso cantato durante il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. L’obiettitvo è quello di affrontare la necessità di separare la travolgente bellezza degli oggetti e degli spazi dagli indicatori di violenza, potere e ideologia.
L'esperienza di Thompson come co-fondatore e direttore del Black History Month Florence e del centro di ricerca The Recovery Plan e come parte del collettivo curatoriale BHMF fanno da sfondo alle strategie di condivisione di modelli, metodologie e pratiche che possono essere impiegate in relazione a un'ampia gamma di istituzioni a livello internazionale.
Justin Randolph Thompson Artista, Co-Fondatore e Direttore di Black History Month Florence e The Recovery Plan.
Il seminario è aperto a tutt*
Nell’ambito di Traietorie di sguardi 2023 un progetto promosso dal Comune di Bologna - Settore Biblioteche e Welfare Culturale/Patto per la lettura di Bologna - Biblioteca Amilcar Cabral, Settore Musei Civici Bologna, Ufficio Nuove cittadinanze, cooperazione e diritti umani. Il progetto si realizza in collaborazione con Canicola, Next Generation Italy, Hayat APS e Black History Month Bologna.