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Gruppo di lettura

GdL sulla Letteratura araba contemporanea

Contatti Biblioteca Amilcar Cabral, Via San Mamolo, 24, 40136 Bologna amicabr@comune.bologna.it Sito web

Un gruppo di lettura alla Biblioteca Amilcar Cabral dedicato alla letteratura araba contemporanea.

Il Gdl si propone di leggere insieme alcuni grandi capolavori della letteratura araba contemporanea. 

Il gruppo è coordinato da Maria Elena Paniconi (docente di Lingua e letteratura araba, Università di Macerata. 

Gli incontri del Gdl riprendono a gennaio 2026!


Programma:

  • Martedì 20 Gennaio 2026 h 17.30 attorno al libro Melanconia araba di Abdellah Taia, traduzione di Stefano Valenti, Funambolo, 2020

Salé, vicino a Rabat. Metà degli anni '80. Un giovane adolescente, Abdellah, durante l'ora della siesta, è alla ricerca di un suo amico. Un gruppo di ragazzi lo aggredisce, lo insulta, tenta di violentarlo. Sta al gioco. Si sente morire. Scappa. Corre via da una società omofoba che vuole etichettarlo, lui che ha già conosciuto il desiderio omosessuale. Sarà la prima di quattro dolorose cadute in ognuna delle quali Abdellah si sentirà morire, piccole morti interiori, dalle quali ne uscirà più forte e consapevole di prima per correre verso il proprio sogno, diventare un regista. Corre via. È la sua unica forza, il suo unico modo per affrontare la violenza del suo Marocco e il turbinio di alcuni amori sbagliati. "Melanconia araba" mostra il corpo e l'anima poetica di un giovane marocchino che inciampa nei virtuosismi del destino, muore in senso metaforico e rinasce, amputato ma più forte di prima. A Salé. A Marrakech. A Parigi. Al Cairo. Taïa ripercorre le tappe di una educazione sentimentale rivisitando i luoghi della memoria, descrivendo lo scompiglio di un "io" nel mezzo di una battaglia, con uno stile intimo, incisivo, poetico.

  • Mercoledì 11 Marzo 2026 h 17.30 attorno al libro Il matto di Piazza della Libertà di Hassan Blasim, traduzione dall'arabo di Barbara Teresi, Utopia 2024

In questa raccolta di racconti, Hassan Blasim descrive la precarietà irachena, il lato oscuro della migrazione e le difficoltà di integrazione in un’Europa diffidente e superficiale. Mentre alcuni clandestini, in viaggio verso un futuro migliore, sono vittime dell’ennesima carneficina, un soldato, rimasto chiuso in una stanza per diversi giorni con la donna che ama, si nutre del suo corpo per sopravvivere. Tra un padre che avvelena le figlie e un figlio che porta in valigia lo scheletro della madre, mentre i cadaveri parlano e le anime scrivono romanzi, i neonazisti in Europa scatenano la propria violenza contro gli immigrati. La follia sembra l’unica salvezza, una strategia per sublimare l’inferno in cui certe volte si nasce.

  • Mercoledì 6 Maggio 2026 h 17.30 attorno al libro Shubbek Lubbek - Ogni tuo desiderio di Deena Mohamed, traduzione di Luce Lacquaniti, Coconino press, 2024

Shubbek Lubbek – ogni tuo desiderio è un ordine – è la formula con cui si presenta il genio per esaudire le volontà di chi lo evoca. Nel Cairo immaginato da Deena Mohamed i desideri non si nascondono nelle lampade, ma si acquistano in bottiglia. Quelli di prima classe sono costosissimi, ma quelli di terza, alla portata di tutti, sono molto pericolosi. Per usarli, poi, devi avere il coraggio di sfidare corruzione, burocrazia e i dilemmi etici inevitabili quando si devia il corso naturale delle cose. Un urban fantasy per tutte le età che intreccia cultura pop, critica sociale, umorismo e profonda empatia.

 


Per info scrivere a BibliotecaCabral@comune.bologna.it

La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutt*.

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Melanconia araba di Abdellah Taïa
copertina di Melanconia araba
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  • Miramar di Najib Mahfuz
  • La stagione della migrazione a Nord di Tayeb Salih
  • Le stagioni di Zhat di Sonallah Ibrahim
Abstract
Salé, vicino a Rabat. Metà degli anni '80. Un giovane adolescente, Abdellah, durante l'ora della siesta, è alla ricerca di un suo amico. Un gruppo di ragazzi lo aggredisce, lo insulta, tenta di violentarlo. Sta al gioco. Si sente morire. Scappa. Corre via da una società omofoba che vuole etichettarlo, lui che ha già conosciuto il desiderio omosessuale. Sarà la prima di quattro dolorose cadute in ognuna delle quali Abdellah si sentirà morire, piccole morti interiori, dalle quali ne uscirà più forte e consapevole di prima per correre verso il proprio sogno, diventare un regista. Corre via. È la sua unica forza, il suo unico modo per affrontare la violenza del suo Marocco e il turbinio di alcuni amori sbagliati. "Melanconia araba" mostra il corpo e l'anima poetica di un giovane marocchino che inciampa nei virtuosismi del destino, muore in senso metaforico e rinasce, amputato ma più forte di prima. A Salé. A Marrakech. A Parigi. Al Cairo. Taïa ripercorre le tappe di una educazione sentimentale rivisitando i luoghi della memoria, descrivendo lo scompiglio di un "io" nel mezzo di una battaglia, con uno stile intimo, incisivo, poetico.
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