H.G. Wells, Che avverrà? (1916)
H.G. Wells, Che avverrà? (1916)

La macchina del tempo dell’omonimo romanzo di Wells permette non solo di ripercorrere le ere passate, ma anche di esplorare ciò che il futuro riserva all’uomo e, dopo la sua estinzione, al pianeta. Non è un caso che nell’immagine qui presentata quelli che oggi definiremmo “romanzi di fantascienza” siano chiamati “romanzi profetici”. La capacità della science fiction di prevedere il futuro è il tema su cui si apre l’intervento pubblicato da Evagelisti il 19 settembre 2001 su «Liberazione» e che ha come tema i fatti dell’11 settembre. Il titolo di questo intervento cita in maniera esplicita Wells: War of the Worlds (p. 127-132). Ma una critica costante di Evangelisti è proprio quella che va a colpire «Chi scambia ancora [la fantascienza] per una banale anticipazione del futuro» (Philip K. Dick e il mosaico composto [2000], p. 250).

Il volume che qui presentiamo mostra come Wells, smessi i panni del narratore, vesta quelli di chi profetizza, questa volta senza il filtro della finzione romanzesca, Il domani del mondo. Si veda l’immagine successiva per conoscere il volto di Wells e soprattutto le tematiche toccate dal libro, collocate in bella vista sul frontespizio.

 

H.G. Wells, Che avverrà? Il domani del mondo, Firenze, R. Bemporad & figlio, 1916.

Collocazione: 12. I. II. 18