Giovanni Papini, Gog (1931)
Giovanni Papini, Gog (1931)

A Gog, di Giovanni Papini, Eco dedica un’omonima Bustina, colpito dalla coincidenza di avere trovato e acquistato su una bancarella la prima edizione del libro (1931) - più volte letto in gioventù - pochi mesi prima che questo venisse ripubblicato su iniziativa di Enzo Siciliano, dopo qualche decennio in cui mancava dal circuito commerciale (e in questo oblio editoriale tornerà dopo l’edizione del 1995).

Eco vede nelle pagine di Papini un’anticipazione di molte cose che avrebbero rivoluzionato il mondo dell’arte nei decenni successivi alla sua pubblicazione: «un concerto di John Cage, l’architettura di Brasilia e il postmoderno, il postlacanismo, l’arte poverissima dell’effimero, e ogni tipo di performance».

Vi vede anche un antisemitismo che ricalca lo schema dei Protocolli dei Savi di Sion, anche se «riscritti da un uomo che prova un’attrazione intellettuale profonda per la cultura di cui parla».

 

Giovanni Papini, Gog, Firenze, Vallecchi editore, [stampa 1931].

Collocazione: 4. P. IV. 45

 

Giovanni Papini, Gog, Firenze, Giunti, 1995.

Collocazione: 20. K. 2559