Sguardo a Oriente
Gruppo di lettura sulla letteratura cinese condotto da Greta Colombo alla Biblioteca Amilcar Cabral
L’intento è di leggere insieme alcune opere della ricca e variegata letteratura cinese. Gli incontri si tengono al venerdì pomeriggio h 17 alla Biblioteca Amilcar Cabral sono proposti nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.
CALENDARIO/LETTURE 2024/2025
- venerdì 18 ottobre
MA JIAN, Pechino è in coma, traduzione di Katia Bagnoli, Feltrinelli, 2009 - venerdì 13 dicembre
LAO SHE, Il ragazzo del risciò. Xiangzi il Cammello, a cura di Alessandra C. Lavagnino, Oscar Mondadori, 2019 - venerdì 21 febbraio
GAO XINGJIAN, La montagna dell’anima, traduzione dal cinese di Mirella Fratamico, Rizzoli, 2002 - venerdì 11 aprile
PEARL S. BUCK, La buona terra, traduzione e postfazione di Margherita Carbonaro, Mondadori, 2021 - venerdì 13 giugno
JUNG CHANG, Cigni selvatici. Tre figlie della Cina, traduzione di Lidia Perria, TEA, 2021
Tutti i libri proposti sono disponibili al prestito nelle Biblioteche di Bologna.
La partecipazione è libera e aperta a tutt*
È possibile partecipare anche se non si è letto il libro.
Per info scrivere a BibliotecaCabral@comune.bologna.it
Greta Colombo è una docente di lingua cinese. Laurea magistrale in Interpretariato e Traduzione in lingua cinese, da 3 anni svolge lezioni online e in presenza individuali e di gruppo (livelli da A0 a B2). Collabora con l'associazione Fondazione per Leggere come docente e con Mandarin Crumbs dove pubblica regolarmente articoli in inglese di approfondimento di lingua e cultura cinese e cura una sezione di letteratura.
- La misteriosa morte della compagna Guan di Qiu Xiaolong
- La porta proibita di Tiziano Terzani
- Nella terra dei peschi in fiore di Melissa Fu
- Il dizionario di Maqiao di Shaogong Han
- Le rane di Mo Yan
- Fiore di neve e il ventaglio segreto: romanzo di Lisa See
- Il sogno del villaggio dei Ding di Yan Lianke
- Vivere! di Yu Hua
Dai Wei, in coma da dieci anni, è doppiamente prigioniero. Il 4 giugno 1989 è stato colpito alla testa da un proiettile durante la rivolta di piazza Tienanmen. Da allora "vive" su un letto di ferro: prigioniero del proprio corpo, prigioniero della polizia, che aspetta il suo risveglio per arrestarlo. Tutto ciò che rimane a Dai Wei per non perdere il contatto con il mondo è la sua acutissima sensibilità per le piccole cose che gli succedono intorno e una dolorosa e poetica capacità di dialogare con il proprio corpo. Mentre Dai Wei giace, immobile nel cambiamento, assistito dalla madre, la capitale della Cina cambia e lui ripercorre i giorni della rivolta studentesca - ma anche il decennio della Rivoluzione culturale - attraverso i ricordi: le mobilitazioni degli universitari di Beijing e le interminabili discussioni politiche, gli slogan gridati e i sentimenti sussurrati con riserbo. E intanto, forse, si risveglia a un nuovo inizio, mentre l'isolato dove si trova la piccola casa in cui abita viene abbattuto, con la vecchia Cina che muore, per far posto a uno stadio, il Nido, per le Olimpiadi del 2008.
Traduzione di Katia Bagnoli