In occasione dei 50 anni della decolonizzazione portoghese dell’Africa e delle indipendenze africane (1975-2025) e nell’ambito del cantiere Le lotte anticoloniali nelle (ex) colonie portoghesi a Bologna e in Emilia-Romagna connesso al progetto TrasformAzioni: Osservatorio delle lingue, letterature e culture in transito , il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne/LILEC dell'Università di Bologna, in collaborazione con numerose realtà tra cui Biblioteca Amilcar Cabral, promuove un programma di eventi per raccontare, ripercorrere, decostruire, riflettere attorno a questa lunga storia.
Al Cabral ospitiamo la mostra Decostruire il Colonialismo, Decolonizzare l'Immaginario. Il colonialismo portoghese in Africa: miti e realtà che inaugura lunedì 3 novembre h 17.30 e l'incontro dal titolo Combattere più volte: la resistenza armata e linguistica delle donne in occasione della presentazione del libro Fame di mia madre di Yara Nakamanda Monteiro in uscita per Capovolte martedì 11 novembre, data dell’anniversario dell'indipendenza in Angola, proclamata l'11 novembre 1975 in una situazione di guerra civile tra MPLA e gli altri movimenti nazionalisti (FLNA e UNITA).
PROGRAMMA COMPLETO
- Lunedì 3 novembre h 17:30 | Biblioteca Amílcar Cabral, via San Mamolo, 24
Decostruire il Colonialismo, Decolonizzare l'Immaginario. Il colonialismo portoghese in Africa: miti e realtà
Inaugurazione della mostra con il co-curatore Luca Fazzini (Universidade de Lisboa).
Decostruire il “buon colonialismo portoghese” significa ripercorrere i sentieri della conoscenza storica, smontare i miti costruiti e banalizzati dall’ideologia coloniale per giustificare l’occupazione e lo sfruttamento delle terre e degli uomini d’Africa, e identificare i lasciti che ancora oggi permangono nell’immaginario portoghese. Organizzata in 30 pannelli tematici, la mostra enuncia i miti e spiega le realtà coloniali, rivelando, attraverso il sapere storico, le linee di forza del colonialismo portoghese nei secoli XIX e XX, mettendo in evidenza, nello stesso tempo, la complessità organizzativa delle società africane, le loro forme di resistenza alla colonizzazione e la preservazione delle loro identità sociali e culturali, contribuendo così a decostruire le costruzioni mitologiche del colonialismo portoghese.
La mostra - visitabile fino al 13 novembre negli orari d’apertura - presenta anche diversi volumi della collezione della biblioteca - studi e ricerche sulla storia del colonialismo portoghese in Africa e sulle lotte di indipendenza, scritti e contributi dei leader dei movimenti di liberazione, romanzi e racconti.
- Martedì 4 novembre h 17 | Via Filippo Re, 8 - aula d
Dopo L'addio, l'inizio. Nuova Africa e nuovo Portogallo,1975-2025 - tavola rotonda
Introduce Margarida Calafate Ribeiro (Ces)
partecipano: Luca Fazzini, Sandra Inês Cruz, Rebecca Bentes Saldanha Pereira, Alessia Di Eugenio, Roberto Vecchi - Giovedì 6 novembre h 14 | Centro Internazionale di Studi Umanistici Umberto Eco, Via Marsala, 26-Sala Rossa
Il colonialismo interno giorno, Tarrafal interno notte: colonialismo, documentario cinema familiare
Nell’occasione verrà proiettato il documentario inedito Chão verde depássaros escritos (2026) di Sandra Inês Cruz sul confino dello scrittore Josè Luandino Vieira a Tarrafal. A seguire, proiezione su cinema domestico Colonialismo in Mozambico curata da Rebecca Bentes Saldanha Pereira in collaborazione con Fondazione Home Movies. - Martedì 11 novembre h 16 | Biblioteca Amílcar Cabral, via San Mamolo, 24
Combattere più volte: la resistenza armata e linguistica delle donne: presentazione del volume Fame di mia madre di Yara Nakamanda Monteiro, Capovolte editore 2025, col traduttore Nicola Biasio. Partecipano Alessia Di Eugenio, Roberto Vecchi, Rebecca Bentes Saldanha Pereira
IL LIBRO: Nata in Angola e cresciuta in esilio con i nonni in Portogallo, per Vitória l’unica eredità del passato è l’assenza: quella di una madre guerrigliera e rivoluzionaria, scomparsa durante la lotta per l’Indipendenza e la guerra civile. Anni dopo, a poche settimane dal suo matrimonio, Vitória ritorna per cercarla. Ad attenderla, un’Angola che sanguina ancora. La sua ricerca inizia a Luanda, città in cui i confini tra tragedia e commedia sembrano sfumare; ad aiutarla, un generale coinvolto nel traffico d’armi ma appassionato di poesia, un’eccentrica vedova dal temperamento vulcanico, due gemelle indomabili e una misteriosa ricercatrice spagnola. Inaspettate rivelazioni la condurranno a Huambo, nell’entroterra angolano, dove i fantasmi del suo passato assumeranno l’aspetto di donna per darle delle risposte. Un romanzo travolgente, dove la maternità incontra la lotta armata, le memorie intime si intrecciano alle vicende nazionali, l’identità si rivela nella lingua, e le ambiguità e le contraddizioni si fanno materia viva nei meandri della storia.
Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti a tutt*
ORGANIZZAZIONE DELLA CÁTEDRA EDUARDO LOURENÇO: Rebecca Bentes Saldanha Pereira, Roberto Vecchi, Roberto Mulinacci Alessia Di Eugenio, Nicola Biasio Con la collaborazione di Biblioteca Amílcar Cabral, Cátedra António Lobo Antunes (Unimi), Margarida Calafate Ribeiro(Ces), Sandra Inês Cruz, Luca Fazzini (Ulisboa), Ilaria Ferretti (Fondazione Home Movies).
Colonialismo in Mozambico a cura di Rebecca Bentes Saldanha Pereira
Luandino Vieira a Tarrafal
Fame di mia madre di Yara Nakamanda Monteiro, capovolte 2025