Che ruolo hanno libri e lettura per te, qual è il tuo rapporto con la parola scritta e con l’oggetto libro/pubblicazione?
La parola scritta mi depura dalle immagini, dandomi aria e respiro per il pensiero. Mi piace tenere i libri che leggo, sono ossessiva nell’ordine della mia libreria ma spesso i libri che si sono rivelati più preziosi sono stati quelli letti quasi per caso, nell'arco di una notte, a casa di un’amica. Certi libri hanno segnato dei periodi della mia vita e li ricordo con grande tenerezza. Sono diventati degli amuleti.
Quali sono i testi significativi nella tua formazione artistica?
Natalia Ginzburg è stata una guida silenziosa per avvicinarmi verso una versione, forse, migliore di me. Le tesi sul concetto di storia di Benjamin, però orali, raccontate da Giorgio Agamben, in una piccola stanza a Venezia, d’inverno. Diversi libri di Ghirri, interviste e diari di artisti, rubati tra i siti e le monografie. Un libro che spesso rileggo sono le memorie di Balthus, mi fortifica. Mi piace leggere anche “letteratura primaria”: atti di processi, relazioni di inchieste o studi scientifici. Agota Kristof è stata importante, anche. Le poesie di Sylvia Plath. Le scritte a pennarello di Niki de Saint Phalle. Lettera a una professoressa di Don Milani, un libro che mi ha cambiata come artista e come persona.
Biblioteche, archivi, librerie: dove cerchi parole e immagini, volumi e riviste utili per le tue ricerche?
Quando un libro mi colpisce indago sull’autore, poi cerco i libri legati a lui, in modo diretto o indiretto. E’ il libro che mi guida verso il luogo. Le biblioteche a scaffale aperto sono sempre molto utili per spunti inattesi: quelle a me più care sono la Querini e la Cini di Venezia e quella dell’Ecole des Beaux Arts a Parigi.
Lettura come stimolo, approfondimento, per documentarsi, per distrarsi…? Tu come la pratichi?
Per me la lettura è un modo per dialogare con parti di me sempre nuove, certe volte mi sembra più reale il libro che sto leggendo rispetto alla realtà in cui vivo. E’ una finestra da cui, dopo aver guardato fuori, si guarda la propria stanza con occhi diversi.
Quali sono le letture che contribuiscono al tuo percorso creativo durante questa residenza? Quali libri, riviste, fanzine si accumulano sul tuo tavolo di lavoro?
Uno dei programmi a fine residenza è quello di aprire una casa d’artista a Pennabilli. Una casa dove gli artisti e gli abitanti si aiuteranno a vicenda in un processo reciproco di accrescimento e scoperta. Diversi libri mi stanno guidando in questa fase, posso indicare una piccola bibliografia a cui mi sto appoggiando.
- AA.VV. (2019) The Rural, MIT press
- Armaly F. (2014), Project Unité in Firminy. Interview with Yves Aupetitallot, in «MAY Editions», 4: 99-111.
- Agamben G. (2003), State of Exception. Homo Sacer II, University of Chicago press
- Bishop C. (2012), Artificial Hells. Participatory Art and the Politics of Spectatorship, London-New York: Verso.
- Boltanski L. Chiapello E. (2014), Il nuovo spirito del capitalismo, Milano: Mimesis.
- Foster H. (2006), L’artista come etnografo in Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Milano: Postmedia books.
- Gaglianò P., (2019), La sintassi della libertà. Arte, pedagogia, anarchia, Gli Ori, Pistoia
- Gioni M, Bell N. (2013), The Encyclopedic Palace: Biennale Arte, Skira, Milano
- Jameson F. (1992), The Geopolitical Aesthetic. Cinema and Space in the World System, Bloomington and Indianapolis: Indiana University Press.
- Pietroiusti C., L’incompiuta. Che cos’è un’OperaViva?, Operaviva online magazine, 2016
Hai dei consigli di lettura da suggerire?
Moby Dick per l’inverno, Maigret per l’autunno, Jane Austen per la primavera ed Henry James per l’estate. Per qualsiasi stagione, tra gli ultimi letti, Americanah di Chimamanda Ngozi Adichie e Gli Anni di Annie Hernoux.
Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986). Si forma presso lo IUAV di Venezia, L’ ENSBA di Parigi e lo ZHDK di Zurigo. Negli anni espone in collettive e personali in spazi pubblici e privati tra cui Kunstverein Bielefeld (2020), Inside Out Museum, Beijing (2019), La Triennale, Milano (2018), PhotoEspana, Madrid (2018), Manifesta, Palermo (2018), Fotomuseum Winterthur, Svizzera (2018), museo MUFOCO, Milano (2018), Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2018), Unseen Fair, Amsterdam (2017), Museo MSUM, Lubiana (2013). Il suo lavoro si nutre di microcosmi, piccole storie marginali e rituali riscoperti, attraverso l’uso della fotografia, della performance, di testi scritti e siti internet.
Puoi trovare libri/letture segnalate da Rachele Maistrello disponibili al prestito presso le biblioteche di Bologna, al prestito digitale su Emilib/MedialibraryOnline e in vendita nelle librerie.
#LETTUREsulTavolo è un percorso di promozione circolare/integrata a cura del Patto per la lettura di Bologna e MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna insieme ad artiste e artisti del Nuovo Forno del Pane.