Tre generazioni di guaritrici, due guerre e un fiume.
Presentazione del libro L’argine delle erbarie di Silvia Cavalieri (Solferino Editore, 2024). Interviene Alessandra Sarchi, scrittrice.
In collaborazione con LetteraFutura: un progetto di inQuiete Festival, Solferino e BPER banca. Nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.
Una storia di magia. È una notte di marzo alla Busa di Bambèin, uno stagno attorno a cui forse si aggirano due anime senza pace, quando la piccola Liuba viene al mondo. La Strulghina, la levatrice, le guarda le mani e capisce che è destinata a diventare una come lei, un’erbaria. Come sua nonna Zaira e sua madre Armida, che proprio dalla Strulghina hanno ricevuto il «talento», Liuba sarà una donna che conosce il potere della natura capace di guarire e di portare la vita, curando con le erbe, secondo i ritmi della terra e della luna. Pochi mesi prima, anche nella vicina famiglia della Ca’ Granda è nata una piccola: l’hanno chiamata Solidea, dai versi di un canto anarchico. Crescendo, le due bambine stringeranno una silenziosa alleanza e le storie delle loro due famiglie si intrecceranno in un tempo difficile: il fascismo, la guerra, la fame, la battaglia delle idee e delle aspirazioni a un mondo migliore con il comunismo, l’anarchia, le prime lotte verso l’emancipazione femminile.
Così, mentre la Storia stravolge e ruba le vite degli uomini, le donne tengono viva la sapienza millenaria della quale sono depositarie: pratiche e conoscenze tradizionali, spesso messe ai margini, censurate, condannate ma che modellano, nelle avversità, una forma collettiva di salvezza.
Un romanzo conturbante e selvatico, radicato nella storia ma intriso del fascino misterioso della natura, una saga nella quale piane, fiumi, boschi sono protagonisti tanto quanto gli umani che li abitano. Un racconto di forza, creatività, amore e orgogliosa sopravvivenza: fondamentale e vera come l’acqua, il sangue e il respiro.
Silvia Cavalieri (Modena 1973) insegna lettere in una scuola media di Bologna. Appassionata di musica di tradizione orale, canta in diverse formazioni dedite a repertori dell’Europa meridionale, in particolare di Italia e Portogallo, paese che ha frequentato a lungo come ricercatrice e traduttrice editoriale. Ha un blog, nato come voce del collettivo femminista Le Vocianti.
Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia e vive a Bologna. Ha esordito con la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi ha pubblicato quattro romanzi: Violazione (2012), L’amore normale (2014), La notte ha la mia voce (2017) e Il dono di Antonia (2020). Nel 2019 è uscito per Bompiani il saggio La felicità delle immagini, il peso delle parole. Cinque esercizi di lettura su Moravia, Volponi, Pasolini, Calvino, Celati. È autrice del podcast Vive! realizzato da Storielibere.fm e il Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con il Corriere della Sera .
Ingresso libero.