È uno degli strumenti per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i/le cittadini/e, sin dalla prima infanzia. Con il Patto viene valorizzato il lavoro delle biblioteche comunali di Bologna per la promozione della lettura e della conoscenza, per la socializzazione e il contrasto alle povertà educative in rete con tutti i soggetti attivi e competenti.
Il Patto per la Lettura ha l’obiettivo di promuovere in modo continuativo, trasversale e strutturato la lettura e la conoscenza in tutte le loro forme.
È possibile continuare a presentare proposte scrivendo a: pattoperlalettura@comune.bologna.it
Nella mail occorre inserire una breve descrizione del soggetto aderente e dell’iniziativa che si intende promuovere attraverso l’adesione al patto.
Le sue attività devono costituire una risorsa utile per l’aggiornamento e la formazione di famiglie, insegnanti, bibliotecarə, operatorə socio-culturali, imprenditorə e funzionarə pubblici, e hanno come obiettivo prioritario la promozione delle abilità cognitive e non, la comprensione delle diverse forme espressive, lo stimolo all’uso consapevole della rete e delle tecnologie, la frequentazione e l’indagine verso linguaggi e codici che appartengono alla creatività delle nuove generazioni.
Il Patto mira ad avvicinare alla lettura chi non legge e a rafforzare le pratiche di lettura nei confronti di chi ha con i libri un rapporto sporadico, per allargare la base dei lettorə abituali. Punta a stimolare il protagonismo dei lettorə come propagatori del piacere di leggere. In collaborazione con i Quartieri, le biblioteche pubbliche e private e le associazioni territoriali intende incoraggiare la creazione di nuovi gruppi di lettura e sostenere le attività dei gruppi già esistenti.
Il Patto promuove la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro, in particolare con i libraə, editorə, scrittorə e altre figure di carattere imprenditoriale incentivando il protagonismo e la loro collaborazione.
Il Patto punta ad ampliare la dotazione cittadina di case, piazze e luoghi dedicati alla lettura o biblioteche viventi: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo, nei condomini, nelle occasioni di festa o incontro. È un moltiplicatore di occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana. Le biblioteche di pubblica lettura sono luoghi dove il cittadinə può venire in contatto con punti di vista diversi e sedi ideali per esperienze comuni, luoghi gratuiti, aperti a tutti, flessibili come orari e dotati di confort e tecnologie.
Chi aderisce al Patto si impegna a promuovere programmi e progetti dedicati ad affrontare temi di interesse pubblico, questioni di genere, razzismo, intolleranza e discriminazione; per consolidare una cultura dei diritti umani, dell’intercultura e dei femminismi nella nostra città; una pratica all’approfondimento scientifico e all’informazione documentata nei differenti campi del sapere; per fare memoria e portare avanti come un valore lo studio della storia.
Con il Patto si valorizza la natura universitaria della città di Bologna a partire da una collaborazione stretta con i dipartimenti, i centri di ricerca e i laboratori.
I membri del Patto si impegnano a realizzare progetti e laboratori di lettura partecipata per l’integrazione di persone con differenze specifiche dell’apprendimento, disabilità motorie e sensoriali, partendo dalle scuole e con la collaborazione di associazioni. E ciò, nel pieno coinvolgimento delle diverse fasce generazionali, con particolare cura per la popolazione anziana.
Il Patto intende soddisfare la necessità di luoghi fisici di formazione e di consultazione che permettano di orientarsi nella società dell’informazione, un bisogno che l’accesso individuale e illimitato alla rete ha reso nuovo e fondamentale. Tramite algoritmi la sfera digitale privata ci racchiude dentro perimetri di pensieri e gusti sempre più conformi a noi stessi o orientabili, allontanando da noi ciò che è diverso, che non sappiamo, inficiando la validità stessa della sfera democratica e dei diritti della persona.