Gruppo di lettura
Gruppo di Lettura Primo Levi
La partecipazione è libera, gratuita e riservata a chiunque sia iscritto della Università Primo Levi.
Il Gruppo è coordinato da Adelaide Grella, affiancata da un Comitato di Redazione. Gli incontri del Gruppo di Lettura si tengono il secondo giovedì del mese presso la sede della Università Primo Levi – via Azzo Gardino 20/C – Bologna.
Gli incontri riprendono in settembre
La partecipazione è libera, gratuita e riservata agli iscritti della Primo Levi.
Info sulle modalità di svolgimento sulla pagina del Gruppo
Sta leggendo
Eleanor Oliphant sta benissimo
di Gail Honeyman
Dove trovo questo libro a Bologna?
Altri libri letti
- La paga del sabato di Beppe Fenoglio
- Niente di vero di Veronica Raimo
- Lungo il fiume di Edna O'Brien
- Rinascimento privato di Maria Bellonci
- Il bibliotecario di via Gorki di Massimo Fagnoni
- Città sommersa di Marta Barone
- Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek
- Amatissima di Toni Morrison
- L'inverno più nero di Carlo Lucarelli
- Il colibrì di Sandro Veronesi
- La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini
- L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre di Marilù Oliva
- L'architettrice di Melania Mazzucco
- Confessioni di un borghese di Sandor Marai
- Sara al tramonto di Maurizio De Giovanni
- La ricamatrice di Winchester di Tracy Chevalier
- Le mie cene con Edward di Isabel Vincent
- Il ponte sulla Drina di Ivo Andric
- La polvere del mondo di Nicolas Bouvier
- A grandezza naturale di Erri De Luca
- Il vento degli altri di Silvia Cuttin
- II Commissario Soneri e la Legge del Corano di Valerio Varesi
- Il terzo Tempo di Lidia Ravera
- La grande A di Giulia Caminito
- Non tutti i bastardi sono di Vienna di Andrea Molesini
- La valigia di Agafia di Marta Franceschini
- Sono socievole fino all’eccesso – Vita di Montaigne di Ugo Cornia
- Noi Due di Giorgio Diritti
- Sesso droga e lavorare di Lo Stato Sociale
- La frontiera di Alessandro Leogrande
- Il treno dei bambini di Viola Ardone
- Pietro e Paolo di Marcello Fois
Abstract
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.