Giorgio Comaschi torna allo spettacolo teatrale, più propriamente al monologo cabarettistico, con un lavoro che prende il titolo dall’esclamazione con cui conclude ormai da un paio di anni i suoi post sui social per indicare il suono che fa lo smeriglio, da usare metaforicamente contro le malefatte linguistiche e gli atteggiamenti, i tic, le manie della gente comune (compreso se stesso).
Un monologo comico sugli inglesismi forzati inseriti malamente nella lingua italiana, da “lochescion” in avanti, proseguendo per “feedback”, “call” eccetera. Comaschi spazia poi nella finzione televisiva (che ha toccato con mano nei suoi dieci anni di carriera in tv), che produce fiction anche nei presunti reality. Non si salva nessuno, né Sanremo, né Master Chef, né le varie Isole dei famosi. L’attore-giornalista è solo in scena con solo uno smartphone in mano, tramite il quale dialoga con voci all’esterno.
C’è anche l’irresistibile racconto di una sorpresa televisiva realizzata per Carramba che sorpresa, il programma di Raffaella Carrà, a casa di Julio Iglesias. Un’ora e un quarto di risate e di “Zin zin” distribuiti a destra e a manca.
Giorgio Comaschi
ZIN ZIN
Lochescion, l’inizio della fine
scritto, diretto e interpretato da Giorgio Comaschi
Domenica 21 aprile 2024, ore 16.00