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Gruppo di lettura

Il Borgo dei libri

Contatti Biblioteca Borgo Panigale, via Legnano 2, 40124 Bologna bibliotecaborgopanigale@comune.bologna.it Sito web

Dal giallo allo storico, al romanzo distopico, tutti i generi: il Borgo dei libri è un gruppo di lettura che non si pone limiti

Lettrici e lettori eterogenei, per storie personali, gusti, interessi e questi background, così sfaccettati hanno portato nel tempo a un allargamento degli orizzonti trovando nuovi stimoli.

Il gruppo di lettura è uno spazio aperto dove lettori e lettrici sono liberi di  confrontare opinioni, condividere sentimenti, vissuti, esperienze personali e curiosità.

L’appuntamento mensile, a volte accompagnato da qualche dolcetto, dopo fatiche lavorative e impegni familiari, diventa un’esperienza irrinunciabile, “una cosa che sento mia”.

Come ha detto una delle partecipanti, “Posso anche arrivare in ritardo, trafelata, ma non voglio perdere questo appuntamento”.


Il Borgo dei libri si riunisce il terzo lunedi del mese h 20.30 nella biblioteca di Borgo Panigale.
Le narrazioni sono terreno di scambio e di condivisione e uno strumento per interagire e per conoscere se stessi. La narrazione svolge un’importante funzione cognitiva: leggere racconti, entrare nei loro mondi possibili, assumere i punti di vista dei personaggi permette di uscire da una prospettiva di autosufficienza, di mettere insieme pezzi di storie diverse, in una costruzione infinita di storie nuove.

 

Prossimi incontri

20 gennaio h. 20.30 per parlare di La grande casa, di Nicole Krauss, Guanda

Tutti gli aggiornamenti, le modalità di accesso e i riferimenti sulla pagina della biblioteca

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La grande casa di Nicole Krauss
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  • Itaca per sempre di Luigi Malerba
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  • Le avventure di numero primo di Marco Paolini
  • Matematica congolese di Koli Jean Bofane
  • Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar
  • La storia delle api di Maja Lunde
  • Svegliare i leoni di Ayelet Gundar-Goshen
Abstract
Nell'inverno del 1972, a New York, Nadia vive reclusa in una casa vuota, a fare i conti con la solitudine dopo un abbandono e con le difficoltà del suo mestiere di scrittrice. L'incontro di una sola notte con un giovane poeta cileno le cambierà la vita: lui decide di tornare in Cile, dove verrà inghiottito dalle carceri di Pinochet, ma lascia in eredità a Nadia un'enorme scrivania, dotata di diciannove piccoli cassetti, uno dei quali impossibile da aprire. Forse è la stessa scrivania su cui sta cercando di mettere le mani da sessant'anni un antiquario di Gerusalemme, nel tentativo di ricostruire, pezzo dopo pezzo, lo studio del padre, saccheggiato dai nazisti a Budapest nel 1944. E per un periodo sembra essere appartenuta anche a un'altra scrittrice, Lotte Berg, fuggita a Londra dalla Germania nazista, che in quei cassettini nascondeva al marito un terribile segreto. Una scrivania che unisce destini lontani, che con la sua ingombrante presenza o la sua insopportabile assenza incarna ricordi, rimpianti e debolezze, e diventa il simbolo di tutto ciò che riusciamo o non riusciamo a trasmettere alle persone che amiamo.
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