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GdL sull'Africa contemporanea

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Un Gdl della Biblioteca Amilcar Cabral

Nella primavera del 2022 la Biblioteca Cabral ha organizzato una mostra di approfondimento storico sul tema della tratta atlantica degli schiavi verso il Nuovo Mondo tra i secoli XVI e XIX, Schiavitù e tratta: vite spezzate tra Africa e Americhe.

Nell'occasione è stato avviato un Gruppo di lettura coordinato da Maria Cristina Ercolessi (Università Orientale di Napoli) che si è proposto di riflettere sulla tratta degli schiavi e la schiavitù attraverso la lettura di libri - romanzi, saggi, memoir - su questo tema, proposto nell’ambito La del Patto per la lettura.

Il Gruppo di lettura ha proseguito la sua attività per tutto il 2022. Dal 2023 si leggono e si discutono opere della letteratura africana, diventando un Gruppo di lettura sull'Africa contemporanea.

Prossimo incontro: mercoledì 7 maggio h 17.30 per confrontarsi su Lo spirito aspetta cent’anni di Shubnum Khan, traduzione dall’inglese di Simona Fefè, Neri Pozza, 2024


La partecipazione è libera: è possibile partecipare anche se non si è letto il libro, solo per ascoltare o partecipare alla discussione.
Gli incontri hanno cadenza mensile.
Per adesioni scrivere a BibliotecaCabral@comune.bologna.it

Reading
Lo spirito aspetta cent'anni par Shubnum Khan
couverture de Lo spirito aspetta cent'anni
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Previously read books
  • Un giorno scriverò di questo posto par Binyavanga Wainaina
  • Nevrosi par Tsitsi Dangarembga
  • Il silenzio del coro par Mohamed Mbougar Sarr
  • L'ascaro: una storia anticoloniale, romanzo par Ghebreyesus Hailu
  • I soli delle indipendenze par Ahmadou Kourouma
  • Gloria par NoViolet Bulawayo
  • Le cicogne sono immortali par Alain Mabanckou
  • Congo inc. : il testamento di Bismarck In Koli Jean Bofane par In Koli Jean Bofane
  • Terra violata par Mohamed Mbougar Sarr
  • La porta del non ritorno par David Diop
  • La promessa par Damon Galgut
  • Nella casa dell'interprete: un memoir par Ngũgĩ wa Thiong'o
  • Un oceano, due mari, tre continenti par Wilfried N'Sondé
  • La generazione dell'utopia par Pepetela
  • Americanah par Chimamanda Ngozi Adichie
  • Paradiso par Abdulrazak Gurnah
  • Perdi la madre. Un viaggio lungo la rotta atlantica degli schiavi par Saidiya Hartman
  • Amatissima par Toni Morrison
  • La costa degli schiavi par Thorkild Hansen
Abstract
È un Natale rovente a Durban, come non se ne vedono da anni. Sana sta andando a casa. Non una vera e propria casa, ma l'ennesimo, nuovo indirizzo scelto da suo padre. Lui è convinto che le acque dolci della costa orientale li aiuteranno a lasciarsi alle spalle il dolore per la perdita della madre di Sana, sua moglie. La nuova casa è Akbar Manzil, un tempo la tenuta più maestosa di quel tratto di costa sudafricana. Quando le navi dall'Europa entravano in porto, i passeggeri rimanevano estasiati alla vista del maniero, con i suoi parapetti in marmo, le torri in stile romanico, le cupole dorate. Ora gli antichi fasti sono solo un ricordo: oggi Akbar Manzil è un residence un po' in disarmo dove si viene per dimenticare, o farsi dimenticare. Ad accogliere Sana e suo padre col loro lutto da elaborare, grandi finestre che li osservano come occhi spenti e, stretto fra corridoi bui, un appartamento polveroso. Il palazzo tuttavia è un territorio che chiede di essere esplorato, in particolare l'ala est, dove non va mai nessuno: solo oggetti dimenticati, porte sbarrate. L'ala dove c'è una stanza chiusa, congelata nel tempo, che contiene foto sbiadite di una coppia felice e un diario che sussurra i suoi segreti. Una stanza le cui pareti vibrano di una presenza: Meena. Sana è un'adolescente sola e la storia di Meena diventa la sua unica compagnia: quella giovane donna morta quasi cent'anni prima in circostanze misteriose, il suo sogno d'amore distrutto. Ma quando la verità sembra vicina, un'ombra impalpabile e insistente inizia a risvegliarsi dal suo lungo sonno e ad Akbar Manzil cambierà ogni cosa. Per i vivi e per i morti. Certe cose non rivedono mai la luce. Gridano, battono i pugni contro il destino, nella speranza di essere scoperte. Una lettera dimenticata sotto uno schedario, un bottone d'avorio in un divano. Fremono di rabbia per la loro palese irrilevanza. Alla fine si placano. Si rassegnano al destino e contemplano il tempo che scorre. Ma continuano a sperare.
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