Un libro in Frigorifero
Un gruppo di lettura nato da Muovi il Treno e Salviamo la Ghiacciaia.
Il gruppo di lettura Un Libro In Frigorifero nasce dall‘interesse alla lettura di alcune/i partecipanti del gruppo Muovi il Treno e Salviamo la Ghiacciaia.
Il gruppo di lettura - aperto a chiunque desideri partecipare - si incontra ogni 15-20 giorni allo Spazio Salto al Treno della Barca, Via Tommaseo 10b.
Durante l‘incontro ci si confronta sui libri che vengono di volta in volta scelti dalla maggioranza delle/dei partecipant*.
Un momento aperto e libero per scambiare impressioni ed opinioni sulle varie letture.
Prossimo incontro:
mercoledì 4 Febbraio h. 18 presso Salto al Treno per parlare di La Cartolina di Anne Berest
Per informazioni: unlibronelfrigorifero@gmail.com
- Oliva Denaro by Viola Ardone
- Il treno dei bambini by Viola Ardone
- I discepoli del fuoco by Alfredo Colitto
- Oscura e celeste by Marco Malvaldi
- Cuore di ferro by Alfredo Colitto
- Il richiamo del cuculo: romanzo by Robert Galbraith [i.e. J. K. Rowling]
- I veleni della dolce Linnea by Paasilinna, Arto
- Magari domani resto by Lorenzo Marone
- Possessione: una storia romantica by Antonia S. Byatt
- La vita davanti a sé by Romain Gary
- Ogni mattina a Jenin by Susan Abulhawa
- Il quaderno dell'amore perduto: romanzo by Valérie Perrin
- Accabadora by Michela Murgia
- Cosa sai della notte: le indagini di Giorgia Cantini by Grazia Verasani
- L'isola dell'abbandono by Chiara Gamberale
“La cartolina è arrivata nella nostra cassetta delle lettere insieme ai consueti biglietti di auguri natalizi. Non era firmata, l’autore aveva voluto restare anonimo. Da un lato c’era l’Opéra Garnier, dall’altro i nomi dei nonni e degli zii di mia madre morti ad Auschwitz nel 1942. Vent’anni dopo mi sono messa in testa di scoprire chi l’avesse mandata esplorando tutte le ipotesi che mi si aprivano davanti. Questo libro mi ha riportata cent’anni indietro. Ho ripercorso il destino romanzesco dei Rabinovitch, la loro fuga dalla Russia, il viaggio in Lettonia e poi in Palestina, e alla fine il loro arrivo a Parigi, con la guerra e i suoi drammi. Ho cercato di capire perché mia nonna Myriam sia stata l’unica a sfuggire alla deportazione e di chiarire i misteri di cui erano circondati i suoi due matrimoni. Il romanzo dei miei progenitori è anche una ricerca iniziatica sul significato della parola ‘ebreo’ in una vita laica”. - Anne Berest