Luigi Sabatelli, [Serie della Apocalisse] (sec. XIX)
Luigi Sabatelli, [Serie della Apocalisse] (sec. XIX)

Guglielmo e Adso, durante una delle loro visite clandestine in biblioteca (siamo nel capitolo Secondo giorno. Notte) incontrano sopra una delle porte un grande cartiglio con la scritta Apocalypsis Iesu Christi (p. 173). In quella parte della biblioteca infatti le scritte recitano versetti dell’Apocalisse, che poche ore prima era stata evocata dal vecchio Alinardo di Grottaferrata (p. 162). Il libro di Giovanni inizia a farsi strada fra le pagine del romanzo e nei pensieri di Guglielmo e del suo novizio. Durante quell’esplorazione Adso scorge un codice in cui è miniata una «bestia, orribile a vedersi» che sembra prendere vita. Poco dopo scorge una «donna circonfusa di luce» (p. 178). È l’inizio di una serie di visioni ispirate al’Apocalisse, indotte dalle erbe allucinogene bruciate nelle lampade della biblioteca per spaventare e tenere lontani i curiosi.

Questa stampa rappresenta proprio la donna che schiaccia la bestia e ci trasporta in un’epoca distante secoli dal 1327 ma in cui l’opera di Giovanni continua ad ispirare gli artisti. Fa parte di una serie di sei immagini sciolte realizzate da Luigi Sabatelli nel XIX secolo, possedute dall’Archiginnasio.

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Luigi Sabatelli, Et vidi mulierem sedentem super bestiam... Apoc. Cap. XVII, [Milano?, s.n., 179.-1850], acqf., 631x455 mm.

Collocazione: GDS, AA. VV. Cart. XXXII 29