L'Italia in giallo
L'Italia in giallo

Oggi è normale parlare di poliziesco italiano, cioè scritto da italiani e ambientato in Italia, ma fino agli anni Novanta del secolo scorso non era così. Anzi per decenni gli autori italiani dovevano adottare pseudonomi anglosassoni per vendere (lo abbiamo già visto parlando di fantascienza) e l’ambientazione nella penisola sembrava impossibile o poco efficace, anche a causa del bando al romanzo poliziesco promulgato - e in buona parte efficacemente messo in atto - dal Fascismo.

Bisogna quindi rendere merito a due opere che, pur a 10 anni di distanza l’una dall’altra, hanno per prime tracciato una storia del giallo scritto da autori italiani e della diffusione del giallo nel Belpaese. Da una parte il libro di Loris Rambelli, «prima esauriente guida critica e bibliografica alla letteratura poliziesca italiana», come recita la copertina. Dall’altra il benemerito volume curato da Renzo Cremante che si concentra soprattutto, come testimoniato dal titolo, sulla veste editoriale dei gialli, in particolare sulla copertina.

Cogliamo l’occasione anche per ringraziare Loris Rambelli che, da noi contattato, ha fornito informazioni e dettagli sul tema con la consueta competenza e disponibilità.

 

Loris Rambelli, Storia del “giallo” italiano, Milano, Garzanti, 1979.

Collocazione: 35. A. 16141

 

Le figure del delitto. Il libro poliziesco in Italia dalle origini a oggi, a cura di Renzo Cremante, [Casalecchio di Reno], Grafis, 1989.

Collocazione: 3. R. I. 18