Domenicani vs. Francescani - L'Inquisizione e la lotta all'eresia
Domenicani vs. Francescani - L'Inquisizione e la lotta all'eresia

Lo scontro fra Domenicani e Spirituali ci porta inevitabilmente a parlare anche della lotta che i due Ordini, protagonisti nei tribunali dell’Inquisizione, conducevano per estirpare la “mala pianta” dell’eresia. L’ultima sezione della mostra si intitola Parole in conflitto: inquisitori ed “eretici”. Da questa pagina estrapoliamo l’ultima citazione, che analizza e contestualizza la splendida illustrazione che vediamo a fianco, tratta da un incunabolo del 1493:

 

«Fin dalle origini, Domenico e i suoi compagni si erano posti il problema di fronteggiare movimenti religiosi giudicati eterodossi. Se all’inizio avevano assunto il compito della predicazione, ben presto alcuni Domenicani – e Minori – ricoprirono anche l’ufficio dell’inquisizione. Lo stesso Alberti, in tale veste, raccolse nel 1551 a Bologna la sbalorditiva deposizione di Pietro Manelfi che svelò l’insospettata articolazione dei gruppi anabattisti e la penetrazione della loro predicazione in Italia.
Non si trattava solo di avere il controllo e il monopolio del discorso religioso. L’idea di una battaglia tra pulpiti evocava uno scontro decisivo, proiettato su uno scenario apocalittico. Nel Liber chronicarum, capolavoro assoluto della prima stampa, un’intera pagina ritrae questa lotta: se in cielo lo scontro è tra angeli e demoni, sulla terra il falso profeta dell’Anticristo predica consigliato dal diavolo, mentre su un secondo pulpito Elia ed Enoch difendono il Vangelo.

Nell’interpretazione dell’Apocalisse, Enoch ed Elia erano i profeti fedeli degli ultimi tempi. A livello «figurale», essi rappresentavano «i due Ordini famosi, fondati per Dominico e Francesco, i quali sequitando quisti doi campioni conbaterano contra Antecristo», come dice un commento di metà Quattrocento. L’autore è chiaramente filofrancescano. Con una svolta spiazzante annuncia che l’alleanza tra i due Ordini si spezzerà: l’«ordo corvino [i Predicatori] si scaglierà contra l’ordene colombino [i Minori] per manifesta invidia» e, anzi, «al tenpo della persecutione se delungherà dalla navicella de sancto Petro» e sarà «ribello» alla Chiesa».

 

Per approfondire la vicenda che coinvolge Alberti e Manelfi consigliamo di sfogliare un’altra mostra tenutasi all’Archiginnasio nel 2019, in occasione del ventennale della pubblicazione del romanzo Q di Luther Blissett: Come un incendio d’estate secca e ventosa. Vent’anni di Q, un libro rivoluzionario tra storia della stampa e Riforma.

 

Hartmann Schedel, Liber chronicarum, Norimberga, Anton Koberger, Sebald Schreyer & Sebastian Kammermeister, 12 luglio 1493.
Collocazione: 16.E.I.1