Dashiell Hammett, L'istinto della caccia (1974)
Dashiell Hammett, L'istinto della caccia (1974)

La frase sulla Mano Nera che abbiamo riportato nell’immagine precedente è detta da Coates a un agente dell’agenzia Pinkerton destinato a diventare uno scrittore famoso: Dashiell Hammett. Quando Hammett si dimette, Sam Dreyer dice che non era all’altezza del lavoro di detective perché non si capiva da che parte stava e tendeva a giustificare troppo i «barboni» (p. 576). Dashiell Hammett: comunista nello stile è il titolo del saggio che Evangelisti dedica al padre fondatore del genere hard boiled e che è presente in Le strade di Alphaville (p. 263-267). Il suo personaggio più famoso, l’anonimo Continental Op, lavora per la Continental Detective Agency di San Francisco, che rimanda all’agenzia investigativa Pinkerton e quindi al precedente lavoro dello scrittore.

La comparsa, seppur fugace, di Hammett fra i personaggi di One Big Union ci permette di introdurre un ultimo tema interessante - e particolarmente importante in Evangelisti, come già detto parlando di Le strade di Alphaville - cioè il ruolo dei testi (para)letterari e degli scrittori nella diffusione delle idee e nella costruzione e interpretazione della società. Non è un caso che nel capitolo 17 (Un rapimento) una delle raccomandazioni fatte a Bob dal reverendo John K. Stoker per “tenere a freno” la figlia Thelma, che già è stata costretta a lasciare gli studi, sia questa:

 

«“Sorveglia le sue letture. I libri di cui mi parli non possono aiutarla a diventare una brava sposa. Toglile quelli che ha. Io stesso, una volta alla settimana, ti darò qualche testo per distrarla e favorire una sana educazione. Verrà un giorno in cui te ne sarà grata”» (p. 445).

 

 

Dashiell Hammett, L'istinto della caccia, Milano, A. Mondadori, 1974.

Collocazione: 35. A. 8044