Libri in fuga
Nel 2002 vengono ritrovate in una cantina di Modena due casse di legno contenenti 94 volumi, per la maggior parte in tedesco, editi nei primi decenni del Novecento: il timbro della Delasem (Delegazione per l'assistenza degli emigranti) con riferimento a Villa Emma permette di collegarli con la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi ebrei accolti e salvati a Nonantola durante la Seconda guerra mondiale. I libri provengono infatti da una più ampia biblioteca di cui si è persa traccia dopo l'8 settembre 1943, quando il gruppo dei rifugiati fu costretto a riprendere la fuga. Il ritrovamento di questi libri in fuga ha aperto presso la Fondazione Villa Emma diverse linee di ricerca e progettazione, di cui il presente volume raccoglie parte dei frutti: dal ruolo dei libri in guerra ai destini dei loro autori, dai particolari generi letterari presenti in questo speciale corpus alla scelta dell'educazione come prospettiva di salvezza anche nei tempi più bui, dalla sorte dei libri trafugati dai nazisti fino al libro come presenza simbolica, storica e affettiva in memoriali, monumenti, musei.