Patto per la lettura’s logo
cover of #LETTUREsulTavolo | Eleonora Luccarini

#LETTUREsulTavolo | Eleonora Luccarini

un format settimanale per raccontare libri e letture al Nuovo Forno del Pane 
18 novembre 2020 | sei domande a Eleonora Luccarini

Che ruolo hanno libri e lettura per te, qual è il tuo rapporto con la parola scritta e con l’oggetto libro/pubblicazione?
Mi affeziono molto ai libri, anche solo come oggetti da guardare, toccare o avere attorno, ne tengo sempre qualcuno sul tavolo mentre lavoro. In generale leggo molto sui mezzi pubblici, in biblioteca o in studio, ho sempre con me il kindle, leggere mi aiuta a mantenere la concentrazione. 

Quali sono i testi significativi nella tua formazione artistica?
Posso citare Séraphita di Honoré de Balzac, letto durante l’adolescenza. Parla di identità androgine e filosofia mistica, riflettendoci oggi credo abbia influenzato molto il mio lavoro. Stesso discorso per Orlando di Virginia Woolf. Forse anche la serie di fumetti manga Nana di Ai Yazawa che da bambina compravo all’edicola vicino casa, mi piacevano molto i disegni. In tempi più recenti un testo importante è stato Preliminary materials for a Theory of the Young-Girl di Tiqqun.

Biblioteche, archivi, librerie: dove cerchi parole e immagini, volumi e riviste utili per le tue ricerche?
Amo le biblioteche come luogo in cui lavorare e fare ricerca. Sono molto legata alle biblioteche bolognesi, ma la mia preferita rimane la Biblioteca IUAV ai Tolentini a Venezia. In generale ricerco molto materiale scritto online o faccio un giro in libreria, ma mi piacciono anche i mercatini dove si possono comprare vecchie edizioni di libri e riviste specifiche. A Torino ho trovato qualche numero di Playboy degli anni ‘80, mentre in centro a Napoli ho comprato Le amazzoni dagli occhi verdi, un vecchio romanzo di fantascienza erotica della collana Fantasex. Le illustrazioni sono stupende.

Lettura come stimolo, approfondimento, per documentarsi, per distrarsi…? Tu come la usi?
La lettura è spesso uno stimolo mentale attivo, piacevole ed imprescindibile per lo sviluppo dei miei progetti, difficilmente mi rilasso leggendo. Capita solo con certa narrativa, leggere Paradise Rot di Jenny Hval è stato rilassante, ad esempio.

Quali sono le letture che contribuiscono al tuo percorso creativo durante questa residenza? Quali libri, riviste, fanzine si accumulano sul tuo tavolo di lavoro?
Molta poesia. In questo momento sto leggendo Troubling the line - trans & genderqueer poetry & poetics, raccolta curata da TC Tolbert e Trace Peterson, le poesie religiose di Cristina Campo, Noche Oscura di San Juan De La Cruz, White Stains di Aleister Crowley, Fat Art Thin Art di Eve Kosofsky Sedgwick, ma anche Poesie erotiche di Patrizia Valduga e quelle di Eileen Myles, Alice Notley, Nat Raha e moltə altrə autorə. Si aggiungono altre letture come The Laugh of the Medusa di Hélène Cixous, Empire of the Senseless di Kathy Acker, Autoritratto di Carla Lonzi e Respirare. Caos e poesia di Franco “Bifo” Berardi.

Hai dei consigli di lettura da suggerire?
Revolutionary Letters di Diane di Prima. Aradia, o Il vangelo delle streghe di C.G. Leland da leggere a colazione.


Eleonora Luccarini (Bologna, 1993) vive e lavora a Bologna. Nel 2020 ha partecipato alla mostra collettiva In the spirit of being with curata da Lisa Andreani e Sonia D’Alto presso Cripta747 a Torino. È stata selezionata tra i partecipanti alla summer school School of Expressions tenuta da Valentinas Klimašauskas, Viktoria Draganova, Julie Béna, Zuzanna Czebatul, Pavel Sterec e Wojciech Kosma presso PLATO a Ostrava (CZ) e al workshop New Methods tenuto da Amalia Ulman presso l’Università IUAV di Venezia.

Puoi trovare libri/letture segnalate da Eleonora Luccarini disponibili al prestito presso le biblioteche di Bologna, al prestito digitale su Emilib/MedialibraryOnline e in vendita nelle librerie.

#LETTUREsulTavolo è un percorso di promozione circolare/integrata a cura del Patto per la lettura di Bologna e MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna insieme ad artiste e artisti del Nuovo Forno del Pane.