Il Comune di Bologna impone la costruzione del portico a case e palazzi già nel 1288, regolamentando così una pratica diffusa. Come in nessun altro luogo si radica questa particolare soluzione edilizia che mette in comunicazione la casa e il mondo, il dentro e il fuori, lo spazio privato e quello pubblico. Il portico, così come lo conosciamo, non nasce da un giorno all'altro, è invece il frutto di una trasformazione graduale: dai primi sporti in legno alle colonne in pietra o mattoni, nel corso dei secoli le evoluzioni sono tante. Un racconto che si snoda lungo stili, elementi architettonici, materiali, epoche e forme diverse, proponendo percorsi tra le strade della nostra città in cui ammirare, protetti e riparati, particolari a volte nascosti.
Martedì 18 marzo alle 18 in Sala conferenze, Daniele Fraccaro, autore del libro I portici di Bologna. Guida (in riga, 2021), parlerà di questi temi.
Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
L'incontro fa parte della rassegna Bologna per luoghi.
Bologna per luoghi è la rassegna realizzata in collaborazione con in riga edizioni e dedicata ai luoghi di Bologna protagonisti della sua storia urbanistica, della sociabilità, della cultura.