Circle Mirror Transformation

Tra piccoli drammi familiari e trasformazioni interiori, l’opera della drammaturga americana Annie Baker nella versione di Valerio Binasco è un inno delicato all’essere umano e alle sue imperfezioni.

«Coinvolgente, implacabile, acuta e divertente» è il commento del New York Times a Circle Mirror Transformation, una delle opere più celebri della drammaturga americana Annie Baker, vincitrice del Premio Pulitzer 2014 e, per questo testo, dell’Obie Award. A portarla in scena, nella traduzione italiana di Monica Capuani e Cristina Spina, è il regista Valerio Binasco, anche interprete insieme a Pamela Villoresi, Alessia Giuliani, Andrea di Casa e Maria Trenta. 
Cinque sconosciuti si ritrovano in un’anonima sala di provincia per seguire un corso di teatro. Nell’arco di sei settimane insieme, i personaggi scoprono legami inaspettati. Tra dialoghi realistici e silenzi pieni di senso emergono micro-drammi personali e trasformazioni interiori. Con lo stile minimalista, la sensibilità e la delicata ironia che contraddistinguono la drammaturga americana, lo spettacolo è un inno sottovoce all’imperfezione dell’essere umano e una tenera riflessione sul teatro, la vita, il tempo che scorre e ci attraversa.