Tra i titoli d’operetta più amati e conosciuti in Italia, Cin-ci-là occupa senz’altro un posto speciale. Sarà per il nome curioso, per la travolgente vivacità della musica, o per l’irresistibile comicità del libretto, ma questo capolavoro ha saputo conquistare generazioni di spettatori e continua, dopo cent’anni dalla sua prima rappresentazione, a far sorridere e sognare con la stessa freschezza di un tempo.
L’allestimento, nato al Teatro Verdi di Trieste, è stato pensato per un pubblico moderno, capace di apprezzare le sfumature della comicità classica, rivisitata con gusto e attenzione. E così Cin-ci-là, donna affascinante e sensuale, torna in scena pronta a scatenare risate e applausi, con la sua frizzante leggerezza e l’eleganza tipica dell’operetta più pura.
La storia è ambientata nella lontana Macao, dove una tradizione antichissima impone il Ciun-Ki-Sin, un periodo di sospensione totale del lavoro e del divertimento, ogni volta che un membro della famiglia imperiale si sposa. Questa inattività prosegue finché il matrimonio non viene consumato, ma la principessa Mjosotis e il principe Ciclamino sembrano piuttosto ignari dei loro doveri coniugali. Il Mandarino è disperato, temendo che il Ciun-Ki-Sin possa diventare eterno. Ma proprio quando tutto sembra perduto, arriva in città Cin-ci-là, attrice parigina dal fascino irresistibile, accompagnata dal suo bizzarro corteggiatore Petit-Gris.
Il Mandarino, che la conosce bene, intravede subito in lei la soluzione al problema: sarà proprio Cin-ci-là a educare il giovane principe, mentre Petit-Gris si prenderà cura della formazione della principessa. Le lezioni, tuttavia, non vanno esattamente come previsto, e il popolo inizia a perdere la pazienza. Tutti attendono il suono del carillon, segnale della fine del Ciun-Ki-Sin, ma questo tarda ad arrivare.
Quando finalmente il carillon risuona, la città esplode in una festa liberatoria. Ciclamino sembra aver finalmente compreso il significato della felicità. Ma subito dopo, incredibilmente, il carillon suona di nuovo. Il Mandarino è interdetto: come può la virtù essere persa due volte? Il mistero viene presto svelato: Ciclamino e Cin-ci-là, Mjosotis e Petit-Gris hanno deciso di suonare ciascuno il carillon per proprio conto. Un piccolo scandalo? Forse sì, ma solo per un attimo, perché la commedia trova il suo lieto fine: Ciclamino e Mjosotis si innamorano davvero, e Macao potrà finalmente gioire per l’arrivo di un futuro erede.
Con la sua miscela irresistibile di comicità, eleganza e fascino esotico, Cin-ci-là torna a incantare il pubblico, regalando una serata di puro divertimento. Al Teatro Duse, l’operetta più amata celebra i suoi 100 anni con uno spettacolo imperdibile.
In Scena - Produzione del Centenario (1925 - 2025)
Compagnia Corrado Abbati
Cin ci là
L’operetta più divertente di sempre compie 100 anni
operetta di Carlo Lombardo, Virgilio Ranzato
coreografie Francesco Frola
allestimento scenico InScena Art Design
direzione musicale Alberto Orlandi
con Il Balletto di Parma
adattamento e regia Corrado Abbati
giovedì 15 gennaio 2026, ore 21.00
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