Nomi antichissimi di corsi d’acqua altrettanto antichi costellano il territorio di Bologna. A questi si affiancano i nomi di corsi d’acqua artificiali, alcuni dei quali di origine medievale, altri, la maggior parte, nati nell’età moderna e nell’età contemporanea. Questo singolare mix caratterizza la toponomastica delle acque nella storia di Bologna, i cui abitanti seppero fare fronte alla naturale scarsità idrica, portando in città le acque del Reno e del Savena, mediante opere idrauliche eccezionali. Il volume è dedicato ai nomi delle acque bolognesi, naturali e artificiali. Nomi arcaici, le cui radici si perdono nella notte dei tempi, si mescolano a nomi recenti, a volte intrisi di significati tecnici, da cui traspare il passato utilizzo industriale e di trasporto, restituendo, assieme al significato dei nomi, l’immagine del cuore pulsante della città delle acque. Le numerosissime immagini d’epoca sono tratte dalla collezione di Fausto Malpensa.
I nomi delle vie d’acqua è il quinto volume di Origine di Bologna, un progetto rivolto alla storia e alla comprensione dei nomi delle “aree di circolazione” della città e del territorio bolognese: vie, vicoli, piazze e, estendendo il significato di “aree di circolazione”, corsi d’acqua.
Lunedì 23 settembre alle 18 in Piazza coperta, Carlo Pelagalli parla del suo libro Origine di Bologna. Volume 5. I nomi delle vie d’acqua (in riga, 2024).
Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming anche sul canale YouTube di Bologna Biblioteche.
L'incontro è un’anteprima della rassegna Bologna per luoghi.
Bologna per luoghi è la rassegna realizzata in collaborazione con in riga edizioni e dedicata ai luoghi di Bologna protagonisti della sua storia urbanistica, della sociabilità, della cultura.