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Marco Barotti in dialogo con Marco Mancuso

Evento in collaborazione con Digicult all’interno del programma Ars Electronica Garden Bologna.

L’impatto delle tecnologie nelle nostre vite e sull’essere umano in generale è uno dei grandi temi di riflessione dell’arte contemporanea da un punto di vista sociale, politico e ambientale.
Nel corso degli ultimi trent’anni, una crescente consapevolezza ha caratterizzato il lavoro e la pratica di alcuni artisti e designer a livello internazionale: da un lato, che la ricerca scientifica corre parallela allo sviluppo tecnologico, dipingendo uno scenario produttivo interdisciplinare impossibile ormai da ignorare. Dall’altro, che le grandi tematiche sul rapporto tra essere umano e ambiente, sul ruolo dei nostri corpi “espansi” nel rapporto con il contesto circostante, sta diventando sempre più importante e sentito da una comunità ampia di creativi, progettisti, teorici e filosofi.
Le opere di Marco Barotti presentate quest’anno al festival Resilienze si collocano perfettamente in questo scenario: installazioni di arte pubblica e open data che pensano l’arte stessa oltre l’umano e che riflettono quell’idea di “tech ecosystem” che si colloca al centro della ricerca dell’artista italiano. Un ecosistema in cui essere umano, tecnologia, ricerca scientifica, natura, specie, oggetti e corpi sono alla ricerca di un nuovo equilibrio.
In questo incontro, Marco Barotti sarà in dialogo con il curatore e critico Marco Mancuso, da più un decennio impegnato in una assidua ricerca teorica e accademica sul rapporto tra arte, design, tecnologia e scienza e negli ultimi anni sull’impatto che questi elementi culturali stanno avendo sul corpo umano e il suo rapporto con il contesto circostante, inteso come unicum naturale, sociale e relazionale.

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